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Mi sono specializzato in Neurochirurgia nel 1999, dopo aver frequentato gli ultimi due anni in Germania, presso il Nordstadt Hospital e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Hannover. Dal 2000 a 2007 Dirigente medico di I livello presso l’Ospedale Civile di Bergamo e dal 2007 al 2016 Aiuto presso la Clinica Humanitas Gavazzeni. Dal 2007 al 2016 Direttore Scientifico e Responsabile della Divisione di Terapia e Riabilitazione delle Patologie Vertebrali del Poliambulatorio Gemini di Bergamo. Dal 2017 al 2019 Responsabile della Chirurgia Vertebrale presso la Clinica San Carlo di Paderno Dugnano (MI).

Fondatore nel 2019 dell’OSC, Orobic Spine Center, Istituto Orobico di Patologia Vertebrale: team polispecialistico impegnato nella ricerca clinica e nello studio di terapie mediche, riabilitative e chirurgiche per le patologie della colonna vertebrale.

Affronto le problematiche inerenti le Patologie della Colonna Vertebrale e del Midollo Spinale dal primo e più immediato aspetto clinico-diagnostico a quello terapeutico d’impronta medica, chirurgica e riabilitativa, collaborando con rinomate Strutture Ambulatoriali, Cliniche e Case di Cura, sia private che private/accreditate SSN, in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Campania.

Intervista Al Dr. Mario Fusco Neurochirurgo
Mario Fusco

Paziente al centro

La superspecializzazione del medico, cui la medicina moderna tende oggi, ha portato ad una “frammentazione” dell’ammalato in tanti segmenti del corpo oltre a sottovalutare spesso il peso della psiche. Il paziente, invece, è posto al centro di una osservazione multispecialista.

Multidisciplinarietà

Multidisciplinarietà non vuol dire più specialisti insieme, ma più specialisti con una programma condiviso. La conoscenza da parte dei medici della strategia terapeutica, a questo punto concordata, evita all’ammalato ritardi diagnostici e terapeutici, conduce ad una visione globale d’insieme.

Continuità assistenziale

Durante il percorso diagnostico e terapeutico, il paziente è costantemente assistito, garantendo un flusso ininterrotto di cura. L’ammalato ha la possibilità di comunicare progressi e condizioni ai medici coinvolti, assicurando una rapida risposta alle sue necessità e l’adattabilità del trattamento.

Trattamenti eseguiti

L’ impiego di una miscela di gas costituita da Ossigeno/Ozono (O2/O3) è ormai da tempo utilizzata nel trattamento del dolore di origine vertebrale, sia esso dovuto ad una patologia degenerativa della colonna (artrosi) o alla presenza di un vero conflitto disco-radicolare (ernia del disco). 

La letteratura scientifica riconosce ampiamente a questa terapia una efficacia terapeutica almeno pari a quella di altri trattamenti, sottolineando sia la bassa incidenza di effetti collaterali dovuti all’azione propria del gas, sia quella di complicanze relative alle tecniche di applicazione, qualora vengano attuate “da mani esperte e nel rispetto delle Linee Guida.”

Cosa pensano di me

Domande frequenti sulla neurochirurgia della colonna vertebrale

Come per tutti gli interventi chirurgici, esistono rischi quali infezioni, reazioni all’anestesia, e possibili complicazioni neurologiche, ma le moderne tecniche chirurgiche mirano a ridurre questi rischi al minimo.

Molti pazienti possono ritornare alle loro attività sportive dopo un adeguato periodo di recupero e riabilitazione, ma ogni caso è unico e deve essere discussa una tempistica sicura con il proprio neurochirurgo.

Entrambi possono specializzarsi in chirurgia spinale, ma un neurochirurgo è inizialmente formato per trattare l’intero sistema nervoso, mentre un ortopedico si focalizza sul sistema muscolo-scheletrico.

In molti casi, i problemi alla colonna vertebrale possono essere gestiti con successo attraverso trattamenti conservativi. La chirurgia è considerata quando questi metodi non hanno portato al miglioramento desiderato.

Il recupero dipende dal tipo di intervento eseguito e dalla condizione individuale. Solitamente, include riposo, riabilitazione fisica e possibili follow-up per monitorare il progresso.

I trattamenti possono variare da metodi conservativi, come farmaci e fisioterapia, a procedure interventistiche minimamente invasive e a interventi chirurgici maggiori, a seconda della diagnosi specifica e della necessità del paziente.

Segnali come dolore persistente alla schiena o al collo, debolezza nelle braccia o nelle gambe, difficoltà nel camminare, o perdita di controllo della vescica o dell’intestino possono essere indicatori di problemi spinali che meritano una valutazione specialistica.

È utile portare con sé una lista dettagliata dei sintomi, una storia delle terapie e dei trattamenti pregressi, e copie di qualsiasi esame di imaging già effettuato, come radiografie o risonanze magnetiche.

Il neurochirurgo spinale è un medico altamente qualificato specializzato nella diagnosi e nel trattamento di disturbi specifici della colonna vertebrale. Questa specializzazione comprende una formazione approfondita in neurochirurgia con un’enfasi particolare su interventi che interessano la colonna vertebrale, come la correzione di ernie discali, la risoluzione di casi di stenosi spinale, la gestione di deformità vertebrali, e l’asportazione di tumori spinali.

Se si sperimentano problemi alla colonna vertebrale, come dolore persistente, limitazione del movimento, o altri sintomi neurologici, un neurochirurgo spinale è il professionista più indicato per una valutazione specialistica. È consigliato, tuttavia, iniziare il percorso con un consulto del proprio medico di base o di uno specialista in medicina fisica e riabilitazione, i quali possono poi fornire un rinvio al neurochirurgo spinale per ulteriori indagini e trattamenti, se necessario. Questo approccio assicura una cura coordinata e mirata, basata sulle esigenze individuali del paziente.

Questa risposta fornisce un quadro chiaro del ruolo del neurochirurgo spinale e del percorso appropriato per accedere alla loro competenza.

Il neurochirurgo della colonna vertebrale è un esperto nel campo medico che si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi legati alla struttura vertebrale. Dopo un’attenta valutazione, che include esami fisici approfonditi e l’uso di tecniche di imaging come risonanza magnetica o TAC, lo specialista può identificare la causa di varie patologie spinali, tra cui ernie discali, stenosi, scoliosi e presenza di tumori.

Il compito del neurochirurgo è di proporre un piano di trattamento personalizzato, che può variare da opzioni non invasive come fisioterapia e farmaci, fino a soluzioni chirurgiche per casi più gravi, con l’obiettivo di mitigare il dolore e migliorare la funzionalità della colonna. Inoltre, il neurochirurgo lavora a stretto contatto con fisioterapisti per assicurare un percorso di riabilitazione efficace dopo eventuali interventi, garantendo un supporto continuo al paziente nel suo recupero.

È importante notare che l’intervento chirurgico è considerato solitamente come un’opzione solo dopo che le terapie conservative si sono rivelate inefficaci, e la decisione è presa sulla base della severità della condizione e dell’impatto dei sintomi sulla qualità di vita del paziente. La maggior parte delle condizioni spinali può infatti essere trattata e gestita con successo senza la necessità di ricorrere alla chirurgia.

Questa risposta fornisce una panoramica chiara sull’approccio olistico che un neurochirurgo della colonna vertebrale adotta nel trattare i pazienti, evidenziando l’importanza di un trattamento personalizzato e l’uso di chirurgia come ultima risorsa.

 
 
 

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Mario Fusco - MioDottore.it